Scontrino negativo
Nell’esercizio di vendita al dettaglio, il contribuente, a seconda dell’attività svolta, dovrà rilasciare al cliente un documento fiscale attestante la vendita stessa, pertanto i documenti fiscalmente rilevanti a questo scopo possono essere: la fattura, la ricevuta fiscale o lo scontrino fiscale. A questo punto possono verificarsi due tipi di eventi
Il problema diventa di più difficile risoluzione, qualora la vendita sia stata effettuata tramite emissione di “ricevuta fiscale e/o scontrino fiscale”, in quanto l’emissione di note di variazione, cosi come per la fattura, è impossibile, in quanto la stessa norma è inapplicabile. Sulla risoluzione di questa problematica è intervenuta l'Agenzia delle Entrate che individua 3 possibilità concrete di procedimenti adottabili.
A – RESO MERCE CON RILASCIO DI BUONO ACQUISTO DI PARI VALORE
L’Agenzia delle Entrate concede la possibilità al commerciante di emettere due scontrini fiscali, il primo di segno negativo, di importo pari al valore del buono di acquisto rilasciato, mentre il secondo indicante il valore del nuovo bene acquistato.
B – RESO MERCE E SOSTITUZIONE CON ALTRO PRODOTTO
Anche in questo caso, il comportamento da adottare è pressoché identico a quello di cui al punto precedente, con l’unica differenza che non è possibile emettere due scontrini separati (di cui uno negativo), ma dovrà essere emesso un unico scontrino ove venga indicato l’importo negativo riferito al primo acquisto.
C – RESO MERCE CON RIMBORSO IN DENARO
La cosa dovrà essere gestita nel seguente modo:
- il cliente è pienamente soddisfatto dell’acquisto,
- il cliente esercita il diritto di recessoi.
Il problema diventa di più difficile risoluzione, qualora la vendita sia stata effettuata tramite emissione di “ricevuta fiscale e/o scontrino fiscale”, in quanto l’emissione di note di variazione, cosi come per la fattura, è impossibile, in quanto la stessa norma è inapplicabile. Sulla risoluzione di questa problematica è intervenuta l'Agenzia delle Entrate che individua 3 possibilità concrete di procedimenti adottabili.
A – RESO MERCE CON RILASCIO DI BUONO ACQUISTO DI PARI VALORE
L’Agenzia delle Entrate concede la possibilità al commerciante di emettere due scontrini fiscali, il primo di segno negativo, di importo pari al valore del buono di acquisto rilasciato, mentre il secondo indicante il valore del nuovo bene acquistato.
B – RESO MERCE E SOSTITUZIONE CON ALTRO PRODOTTO
Anche in questo caso, il comportamento da adottare è pressoché identico a quello di cui al punto precedente, con l’unica differenza che non è possibile emettere due scontrini separati (di cui uno negativo), ma dovrà essere emesso un unico scontrino ove venga indicato l’importo negativo riferito al primo acquisto.
C – RESO MERCE CON RIMBORSO IN DENARO
La cosa dovrà essere gestita nel seguente modo:
- apertura di una pratica di reso numerata, ove conservare tutti i dati del cliente;
- contabilmente, rimettere a magazzino il bene restituito dal cliente;
- emettere uno scontrino negativo utilizzando la causale “rimborso per restituzione vendita” ed il numero della pratica di riferimento;
- conservazione di ciascuna pratica di reso fino allo scadere dei termini per un eventuale accertamento in materia Iva e imposte sui redditi.
- lo scontrino negativo, dovrà poi essere annotato nel registro dei corrispettivi in diminuzione.
Nessun commento:
Posta un commento