domenica 6 aprile 2008

regime dei minimi: On line la guida dell'Agenzia delle entrate

Come al solito consiglio di scaricare sempre le guide dell'Agenzia delle entrate

La prima guida di quest'anno riguarda il nuovo regime fiscale in vigore dal 1° gennaio 2008 per i piccoli imprenditori e professionisti.
Ricordo brevemente di seguito le caratteristiche principali del regime dei minimi.

Chi sono i contribuenti minimi
Il regime è rivolto ai contribuenti che svolgono attività d'impresa, arti o professioni di dimensione economica contenuta e caratterizzati da determinati requisiti.
Rientrano nella categoria dei "minimi" le imprese individuali e i professionisti in attività che nel precedente periodo d'imposta:
  • hanno conseguito ricavi o compensi non superiori ad e 30.000 euro
  • non hanno effettuato esportazioni
  • non hanno avuto lavoratori dipendenti o collaboratori
  • non hanno erogato utili da partecipazione agli associati con apporto di solo lavoro.

Inoltre, per accedere al regime agevolato è necessario che gli acquisti di beni strumentali effettuati nel triennio precedente siano stati di importo non superiore ad 15.000.

Possono scegliere il nuovo regime già dal 2008 anche:

  • i contribuenti che iniziano l'attività e presumono di possederne i requisiti, tenendo conto che, se l'attività inizia in corso d'anno, il limite degli € 30.000 di ricavi o compensi deve essere ragguagliato all'anno
  • coloro che nel 2007 hanno applicato il "regime della franchigia".

Non possono essere considerati "minimi" i contribuenti che operano in attività alle quali si applicano regimi speciali Iva (editoria, agricoltura, gestione di telefonia pubblica, agenzie di viaggi, eccetera).

Sono inoltre esclusi:

  • i non residenti
  • coloro che, in via esclusiva o prevalente, effettuano attività di cessione di immobili (fabbricati e terreni edificabili) e di mezzi di trasporto nuovi
  • chi, contestualmente, partecipa a società di persone, associazioni professionali o a società a responsabilità limitata.

In cosa consiste il nuovo regime fiscale
Quello dei minimi è un regime che comporta una riduzione delle imposte per l'attività esercitata, è previsto, infatti, l'esonero dagli obblighi di liquidazione e di versamento dell'Iva e da tutti gli altri obblighi connessi (registrazione delle fatture emesse e di quelle di acquisto, dichiarazione annuale Iva, comunicazione annuale dei dati Iva, compilazione elenchi clienti e fornitori, eccetera).

I contribuenti minimi non possono esercitare il diritto di rivalsa né possono detrarre l'Iva assolta sugli acquisti, sia nazionali che comunitari, e sulle importazioni. Pertanto, la fattura emessa o lo scontrino non devono recare l'addebito dell'imposta. L'Iva pagata sugli acquisti costituisce, comunque, un costo deducibile dal reddito.

Ai fini delle imposte sul reddito, è prevista l'esenzione da Irap (e conseguente dispensa dall'obbligo di presentare la relativa dichiarazione), l'esonero dagli obblighi di registrazione e di tenuta delle scritture contabili e l'esclusione dall'applicazione degli studi di settore.

Restano comunque a carico dei contribuenti minimi:

  • la certificazione dei corrispettivi
  • la numerazione e la conservazione delle fatture d'acquisto e delle bollette doganali
  • la conservazione dei documenti emessi e ricevuti;
  • l'integrazione delle fatture di acquisto intracomunitario o in regime di reverse charge
  • la presentazione degli elenchi intrastat.

Sul reddito annuo (costituito dalla differenza tra l'ammontare dei ricavi o compensi e quello delle spese sostenute nell'esercizio dell'attività) si applica solo un'imposta sostitutiva dell'Irpef e delle relative addizionali con aliquota del 20%.

Il regime dei minimi ha termine, oltre che per opzione del contribuente, quando viene superato il limite degli € 30.000 di ricavi o compensi, oppure quando si verifica una delle cause che ne determinano l'esclusione.
In particolare, la cessazione dal regime avviene:

  • dall'anno successivo a quello in cui viene meno anche solo una delle condizioni richieste
  • dall'anno stesso in cui i ricavi o i compensi percepiti superano di oltre il 50% il limite di € 30.000.
L'esclusione dal regime agevolato può avvenire anche a seguito di accertamento divenuto definitivo.

Si ricorda che con l'introduzione del nuovo regime, sono stati soppressi i regimi semplificati preesistenti (regime dei contribuenti minimi in franchigia, regime delle attività marginali, regime super semplificato).

Considerazioni personali: in molti casi questo regime è il classico specchietto per allodole... ho fatto un pò di simulazioni e per redditi di impresa (ricavi - costi) inferiori ad € 15.000 questo regime non è affatto conveniente (si rischia di pagare più che con il regime ordinario), ovviamente non regge il confronto con il regime nuove iniziative imprenditoriali ex art. 13 L.338/2000 che rimane sempre il migliore.
Inoltre il limite degli € 15.000 per i beni ammortizzabili è decisamente ridicolo tenuto conto che in esso rientrano anche i canoni di affitto (in base a quale logica non si sa...) e i canoni di leasing... in pratica non si capisce con che cosa bisogna espletare l'attività visto che non si possono comprare quasi del tutto attrezzature...
Queste considerazioni sono state più volte fatte da esperti sicuramente più autorevoli e capaci del sottoscritto, per cui fate attenzione prima di scegliere.
Vi consiglio di fare varie simulazioni per non ritrovarvi a fare beneficenza allo Stato, questo è un regime adatto ad una platea non così vasta come hanno voluto far intendere.

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